Ci troviamo in un contesto inedito: l’accordo innaturale della Macronia con l’estrema sinistra ha privato i francesi di un’alternanza solida e naturale. Il governo può cadere sotto il colpo della censura in qualsiasi momento. 100.000 membri, la prima delegazione francese al Parlamento europeo, il primo gruppo all’Assemblea nazionale: il RN è la forza dell’alternanza. Siamo anche l’unico partito politico francese in crescita: da 8 deputati sette anni fa, ora ne contiamo 142! Il nostro movimento è «Il primo partito di Francia». L’incontro di Nizza intende essere il primo di una serie di incontri, organizzati regolarmente in tutta la Francia per riunire tutti i nostri sostenitori, iscritti, elettori, simpatizzanti e tutti i francesi che vogliono partecipare alla rinascita del paese.
2. La politica di Michel Barnier
Perché non abbiamo censurato Michel Barnier?
Non si può censurare un governo prima di sapere quale sarà la sua politica. Sarebbe come giocare alla politica del peggio e ci rifiutiamo di farlo. Abbiamo quindi deciso di concedere a Michel Barnier il beneficio del dubbio. Inoltre, sarebbe stato irresponsabile da parte nostra partecipare alla commedia delle minacce di censura mentre il paese si trova in una situazione grave dal punto di vista della sicurezza e del bilancio.
Quali sono le nostre linee rosse?
Abbiamo fissato 3 linee rosse per il governo di Michel Barnier:
- Il potere d’acquisto: qualsiasi aumento delle imposte sui più ricchi dovrà essere compensato da misure a favore dei nostri concittadini più modesti che lavorano.
- La svolta in tema di sicurezza, penale e migratoria: che riprenda almeno le disposizioni censurate dal Consiglio Costituzionale a gennaio 2024 relative alla legge sull’immigrazione, denunci gli accordi con l’Algeria, costruisca nuovi posti in prigione, ristabilisca le pene minime e la doppia pena.
- Una riforma istituzionale del sistema elettorale: stabilire un sistema proporzionale a un solo turno con premio di maggioranza per rendere giustizia ai nuovi equilibri politici, come avviene in tutti i nostri vicini europei, e per porre fine alle manovre e alle tattiche osservate durante le ultime elezioni legislative.
Michel Barnier vuole congelare le pensioni per sei mesi. Cosa ne pensa il RN?
Concretamente, il governo punta a risparmiare 4 miliardi di euro sui 17 milioni di pensionati francesi, ovvero 185 euro di perdita per un pensionato che percepisce una pensione di base di 1.400 euro (30 euro al mese). Il RN si oppone a questo colpo al potere d’acquisto delle pensioni.
È scandaloso che una tale misura non sia stata presentata dal Primo Ministro durante il suo discorso di politica generale.
Non spetta ai francesi pagare per la cattiva gestione dei loro dirigenti: andiamo a cercare i soldi nelle frodi e negli sprechi (immigrazione, millefoglie amministrativo, frodi sociali e fiscali, contributo netto al bilancio dell’Unione Europea).
Ricordiamo inoltre che 2 milioni di pensionati vivono sotto la soglia di povertà. Non si può prendersela con coloro che hanno lavorato tutta la vita.
La “niche parlementaire” del RN si avvicina
Quali sono le proposte di legge del RN?
Durante una “niche parlementaire”, giornata annuale in cui un gruppo stabilisce l’agenda dell’Assemblea, il tempo è limitato. Solo una parte delle centinaia di proposte che abbiamo preparato sarà inserita nell’ordine del giorno del 31 ottobre. Si tratta di proteggere gli agricoltori francesi opponendosi all’accordo di libero scambio con il Mercosur, rendere più flessibili le condizioni di espulsione degli stranieri pericolosi, istituire pene minime, risolvere la crisi abitativa, combattere la desertificazione medica esonerando i medici in regime di cumulo lavoro-pensione, modernizzare gli impianti idroelettrici per rafforzare la sovranità energetica. Infine, vi è ovviamente la nostra proposta principale volta ad abrogare la riforma delle pensioni.
Pensa che ci saranno maggioranze per votare questi testi?
Si tratta di misure urgenti che raccolgono ampie maggioranze d’opinione all’interno dell’emiciclo, in particolare sull’abrogazione delle pensioni. Siamo sinceri nel nostro approccio e speriamo che ogni gruppo parlamentare faccia altrettanto su questi temi consensuali, plébiscitati dai francesi. È anche l’occasione per una chiarificazione, in particolare riguardo alle pene minime, alle quali il governo si è dichiarato favorevole.
Perché il RN non propone, nell’ambito della sua “niche parlementaire”, la riforma delle pensioni che aveva proposto nel contesto delle elezioni presidenziali del 2022?
Non è possibile esaminare in un solo giorno la riforma delle pensioni del RN. Il RN ha deciso di concentrare la sua attenzione sull’abrogazione della riforma delle pensioni di Emmanuel Macron, contestata da milioni di francesi, socialmente ingiusta e inefficace economicamente. Quando il RN arriverà al potere nel 2027, promessa mantenuta, coloro che hanno iniziato a lavorare…
Marianna Rocher,
Responsable RN 8 circonscription ( Italie, Israel, Turquie, Grèce, Chypre, Malte)