Italia: BambaDay 2025 a Pontevico: la luce di Touba nel cuore dell’Europa

Diwp

Giu 14, 2025 #religione, #Senegal

Pontevico-Brescia, 8 giugno 2025. L’8 giugno la città lombarda di Pontevico ha vibrato ancora una volta al ritmo del BambaDay, la giornata dedicata allo sceicco Ahmadou Bamba, voluta più di un decennio fa dalla comunità Mouride d’Italia. Un evento spirituale e culturale che nel tempo è diventato un appuntamento imperdibile nel calendario religioso della diaspora senegalese in Europa. Ma questa edizione del 2025, nonostante il fervore e la qualità dell’organizzazione, si è svolta in un clima di particolare riverenza: la prima senza Nango Seck, ex rappresentante della diaspora, scomparso il 26 aprile.


Fin dalle prime ore del giorno, occhi e pensieri si sono rivolti a questa figura discreta ma così centrale del BambaDay. Nango Seck, fedele compagno di Serigne Mame Mor Mbacké Mourtada, è stato per molti anni il pilastro logistico, diplomatico e morale di questa celebrazione. Con il suo impegno, la sua costanza e la sua umiltà, ha incarnato questo legame tra spiritualità e servizio alla comunità.
L’annuncio della sua morte a fine aprile ha sconvolto la comunità senegalese in Italia, che gli ha reso omaggio con dignità e preghiera, senza ostentazione, fedele allo spirito di Bamba che portava dentro di sé. “È stato uno dei costruttori silenziosi di ciò che stiamo vivendo oggi a Pontevico”, ha confidato un membro del comitato organizzatore. “La sua scomparsa ha lasciato un vuoto che nessuno può ignorare”.
Due giorni prima, venerdì 6 giugno, la comunità si era riunita per celebrare la festa di Eid al-Adha (Tabaski), sempre presso la moschea Keur Serigne Touba di Pontevico, sotto la guida di Serigne Mame Mor Mbacké Mourtada. Fedele alla sua missione di prossimità ai fedeli della diaspora, la guida spirituale ha guidato la preghiera con solennità, prima di pronunciare un discorso di alto significato spirituale, invitando i fedeli alla pazienza, alla perseveranza di fronte alle difficoltà e al consolidamento dell’unità comunitaria.
Questo doppio evento, Tabaski il 6 giugno, BambaDay l’8, ha permesso a molti fedeli provenienti da tutta Italia, Francia, Belgio e persino Germania, di vivere un fine settimana di intensa spiritualità, in uno spirito di fraternità e trasmissione.
Il BambaDay, ormai parte del patrimonio vivente della diaspora Mouride, non è una semplice commemorazione. È un atto di ancoraggio a una memoria religiosa, culturale ed educativa, portata avanti dall’eredità dello sceicco Ahmadou Bamba. Canti sufi, recitazioni delle khassaide, testimonianze di giovani talibé e conferenze condotte da studiosi provenienti da diversi paesi hanno scandito la giornata, in un’atmosfera serena e conviviale.
Quest’anno, diverse voci si sono levate per sottolineare l’importanza di trasmettere l’eredità Mouride alle generazioni nate in Europa, attraverso l’apprendimento dei testi, la partecipazione alle attività della dahira e un’educazione radicata nei valori di pace, disciplina e devozione.
Nonostante le sfide del momento, la frammentazione sociale, la crisi d’identità e l’ascesa del discorso anti-immigrazione, la comunità senegalese in Italia, e più in generale quella della diaspora Mouride in Europa, dimostra anno dopo anno la sua capacità di rimanere unita attorno ai suoi riferimenti religiosi e culturali.
Nel suo discorso dell’8 giugno, Serigne Mame Mor Mbacké ha elogiato questa resilienza, invitando i fedeli a non perdere mai di vista “il significato profondo dell’impegno nel cammino di Cheikhoul Khadim: un impegno quotidiano, nel silenzio, nello sforzo e nella costanza”. Ha anche parlato con commozione del suo scomparso collaboratore, “un fratello, un compagno, un uomo di pace”, sottolineando che “anche in assenza, il suo esempio continua a guidarci”.
Il BambaDay 2025 sarà stato, al di là della celebrazione, un momento di fedeltà: fedeltà a Dio, al messaggio di Bamba e a quanti hanno lavorato instancabilmente affinché la luce di Touba illuminasse anche le sponde lombarde.


Malick Sakho

Di wp