Oggi celebriamo la Solennità dell’Immacolata Concezione di Nostra Signora, festa che ci invita a guardare a Maria come segno della grazia e della restaurazione dell’umanità. Le letture che abbiamo ascoltato – Genesi 3,9-15.20, Efesini 1,3-6.11-12 e Luca 1,26-38 – illuminano in modo profondo sia la crisi delle famiglie nel nostro tempo sia la vera umanità di Maria.
Nel libro della Genesi, Dio chiede ad Adamo: “Dove sei?” (Genesi 3,9). Adamo risponde: “Ho udito il rumore dei tuoi passi nel giardino e, poiché ero nudo, ho avuto paura e mi sono nascosto” (Genesi 3,10). Qui vediamo che il primo frutto del peccato è la paura, che rompe la trasparenza e la fiducia. Adamo, in Genesi 3,12, dice: “La donna che mi hai dato per compagna mi ha dato dell’albero e io ho mangiato”, e Eva risponde: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato” (Genesi 3,13). Questo atteggiamento di accusa e fuga dalla responsabilità riflette ciò che oggi avviene in molte famiglie: paura di affrontare i problemi, difficoltà nell’assumersi le proprie responsabilità e tendenza a incolpare l’altro. La crisi familiare attuale non è solo sociale; ha radici spirituali profonde.
Ma Dio non ci lascia senza speranza. In Genesi 3,15 Egli promette: “Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua discendenza e la sua discendenza; essa ti schiaccerà la testa”. La tradizione cristiana vede qui il primo riferimento a Maria. Ella è la donna la cui discendenza, Cristo, sconfigge definitivamente il male. Genesi 3,20 ricorda che Adamo chiamò la donna “Eva, perché ella fu madre di tutti i viventi”. Maria compie in modo soprannaturale questa maternità, diventando madre della nuova umanità restaurata nella grazia. La radice della crisi familiare è nel peccato, ma la soluzione comincia nell’opera di Dio nell’umanità di Maria.
La lettera agli Efesini rafforza questa verità. Paolo scrive: “Benedetto sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale in Cristo” (Efesini 1,3). Siamo stati scelti prima della creazione del mondo “per essere santi e immacolati nella carità” (Efesini 1,4). Maria, preservata dal peccato originale, è l’unica creatura che ha vissuto pienamente questa elezione fin dal primo istante. Efesini 1,5 aggiunge che siamo predestinati “a essere figli adottivi”, e Maria realizza perfettamente questa vocazione. Quando vediamo famiglie che hanno perso il senso della loro vocazione o che si lasciano guidare da affetti instabili, troviamo in Maria il contrasto: l’umanità totalmente consegnata alla grazia e alla volontà di Dio. Efesini 1,11-12 ci ricorda che siamo costituiti eredi secondo il disegno divino e chiamati a essere “un inno di lode alla sua gloria”. Maria è questo inno, l’umanità restaurata, capace di curare ciò che oggi distrugge le famiglie.
Il Vangelo di Luca ci mostra in modo ancora più concreto come questa umanità restaurata si manifesta nella vita di Maria. L’angelo la saluta dicendo: “Ave, piena di grazia, il Signore è con te” (Luca 1,28). Maria rimane turbata da queste parole (Luca 1,29), rivelando che è pienamente umana, capace di ascolto e discernimento. Quando domanda: “Come sarà questo, se non conosco uomo?” (Luca 1,34), mostra che non accetta ciecamente; vuole comprendere. L’angelo risponde: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra” (Luca 1,35). Infine, Maria si consegna totalmente: “Ecco la serva del Signore; avvenga di me secondo la tua parola” (Luca 1,38). Qui vediamo che Maria non è una figura lontana, ma l’umanità nella sua purezza originale, capace di amore fiducioso e totale – ciò che tante famiglie oggi hanno perso.
Queste letture ci mostrano che la crisi delle famiglie non è solo sociale; è anche spirituale. Ma la soluzione non è solo umana. L’Immacolata Concezione, illuminata da Genesi 3,15, Efesini 1,3-6.11-12 e Luca 1,26-38, rivela che l’umanità può essere guarita dalla grazia, e Maria è il primo segno di questa guarigione. Mentre Adamo ed Eva si nascondono, accusano e si dividono, Maria ascolta, confida e si dona. L’umanità ferita trova in lei l’antidoto. Celebrare l’Immacolata Concezione significa riconoscere che la restaurazione della famiglia comincia dalla restaurazione del cuore umano, e che questa restaurazione si è compiuta pienamente in Maria.
Pertanto, oggi, nel celebrare la nostra Madonna Immacolata, lasciamoci ispirare dalla sua vita e dal suo esempio per ricostruire la fiducia, assumere le responsabilità e vivere la grazia nelle nostre famiglie, rendendole veri riflessi dell’amore di Dio.
Don Pedro Sampaio
