Verso una città verde nel Sahel: Linguère rafforza la sua partnership con Angers

Diwp

Mag 21, 2025 #politica, #Senegal

a città di Angers ha ospitato per due giorni una delegazione del Senegal settentrionale, guidata dal sindaco di Linguère, Aly Ngouille Ndiaye. Invitato da Christophe Béchu, sindaco di Angers e presidente di Angers Loire Métropole, l’ex ministro senegalese ha approfittato di questo soggiorno per rafforzare i legami instaurati dal 2022 tra le due comunità. Obiettivo: sostenere Linguère nel suo obiettivo di diventare la prima città verde del Senegal.
Un’ambizione che può sembrare audace, ma che assume tutto il suo significato quando si comprendono il contesto e le sfide che questa comunità saheliana si trova ad affrontare.

Capitale dell’antico regno di Djolof, Linguère è oggi un comune della regione di Louga. Situata in una zona semiarida, occupa una posizione strategica nella pastorizia e nell’agricoltura di sussistenza. Ma la pressione climatica, la desertificazione, la gestione delle risorse idriche e il problema dei rifiuti urbani pongono sfide importanti. Sin dalla sua elezione a capo del comune di Linguère, Aly Ngouille Ndiaye ha puntato sulla modernizzazione orientata allo sviluppo sostenibile: riforestazione, accesso all’acqua, urbanizzazione controllata e sensibilizzazione della popolazione.
Da parte sua, Angers si è imposta negli ultimi anni come modello in termini di transizione ecologica. Eletta “la città più verde di Francia”, la capitale dell’Angiu ha fatto della gestione degli spazi verdi, della biodiversità e della mobilità dolce le sue priorità.

Sotto la guida di Christophe Béchu, nel frattempo diventato Ministro della Transizione Ecologica, la città ha moltiplicato le iniziative per costruire una metropoli resiliente alle sfide ambientali.
La visita della delegazione senegalese ha dato luogo a numerosi incontri tecnici, visite sul campo e scambi tra i servizi comunali. Sono stati affrontati temi molto concreti: come rendere verdi gli spazi urbani nel contesto saheliano? Come coinvolgere i giovani nell’educazione ambientale? Quali soluzioni locali esistono per una migliore gestione dei rifiuti?
In una dichiarazione alla stampa, Aly Ngouille Ndiaye ha elogiato “una partnership esemplare, che va oltre il protocollo per toccare l’essenziale: la vita quotidiana degli abitanti”. Il sindaco di Linguère ha inoltre sottolineato l’importanza del trasferimento di esperienze tra i due territori, nel rispetto delle specificità locali.
Christophe Béchu, da parte sua, ha ricordato che “la transizione ecologica non può limitarsi alle grandi capitali mondiali. Deve essere costruita anche nei territori, compresi quelli del Sahel, con pragmatismo, solidarietà e visione”.
La cooperazione tra Linguère e Angers si basa su quattro assi principali:
– la gestione ecologica degli spazi verdi, con un piano di riforestazione adattato alle condizioni climatiche di Linguère;
– formazione del personale tecnico e rafforzamento delle capacità locali;
– il recupero dei rifiuti domestici attraverso soluzioni semplici e innovative;
– educazione ambientale, in particolare attraverso le scuole e le strutture giovanili.

Al di là delle firme e delle visite ufficiali, questo incontro incarna una forma di diplomazia territoriale, basata sullo scambio di know-how e sulla volontà comune di costruire un futuro più sostenibile. Questo ponte tra Angers e Linguère testimonia una realtà sempre più concreta: sono anche le collettività locali, e non più solo gli Stati, a essere in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico.
In un momento in cui il cambiamento climatico colpisce duramente le regioni del Sahel, questa cooperazione franco-senegalese sembra rappresentare una speranza concreta. Un modello di solidarietà che potrebbe ispirare altre comunità africane desiderose di coniugare sviluppo urbano ed ecologia.

Malick Sakho

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