MAROCCO, PAESE DEL DIALOGO

Diwp

Giu 25, 2025 #Marocco

Scrivo queste righe dopo aver partecipato alla messa domenicale nella chiesa cattolica di Marrakech “Saints Martyrs” per la solennità della SS.Trinità. Mentre ascoltavo la Parola e l’omelia mi tornavano in mente le parole di Sant’Agostino che così interpretava questo mistero della nostra
fede: l’Amante, l’Amato, l’Amore.
Ossia il Dio unico in dinamismo, in dialogo d’amore, in comunione. Sì, dialogo.. Parola sconosciuta in questi nostri tempi bui, ma che qui, in questo Paese, è ancora viva e reale. “Ai nostri amici musulmani, in questa ricorrenza sacra dell’Eid El Adha rivolgiamo i nostri più sinceri auguri. Che l’esempio di Abramo, simbolo di fede e di affidamento a Dio, ci inspiri, gli uni e gli altri, a coltivare la solidarietà, la generosità e la fratellanza intorno a noi e fra di noi. Che questa celebrazioni fortifichi i legami di amicizia tra i figli di Abramo, ebrei, cristiani e musulmani particolarmente in Marocco.
Che Dio, l’Unico, porti a voi ed a tutte le persone a voi vicine, pace, gioia e ogni benedizione.” Questo è stato il messaggio augurale inviato ai marocchini, dal nostro Arcivescovo di Rabat, Card.Cristobal Lopez, in occasione della loro importante festa del Sacrificio che quest’anno si è celebrata il 7 e 8 giugno, in
concomitanza con la nostra Pentecoste.
Questo è il Marocco della convivenza e del pluralismo. Qui si cammina insieme nel rispetto reciproco.
E’ necessario tornare ad evidenziare questo soprattutto oggi, in questo particolare momento storico, ora che il mondo è in subbuglio, in cui le guerra stanno calpestando diversità culturali e religiose che hanno e
dovrebbero continuare a convivere.
Rimango sempre molto colpita alla lettura del Preambolo della Costituzione marocchina del 2011, che è anche affisso ben in evidenza all’ingresso del Palazzo Dar El Bacha a Marrakech:
“Stato sovrano musulmano, attaccato alla sua unità nazionale e alla sua integrità territoriale, il Regno del Marocco intende preservare, nella sua pienezza e diversità, la sua identità nazionale, una e indivisibile, la sua unità forgiata dalla convergenza delle sue componenti arabo islamiche, amazighe e saharo – hassanie, si nutre e si arricchisce delle sue influenze africane, andaluse, e mediterranee. La preminenza accordata
alla religione musulmana, in questo sistema di riferimento nazionale, va di pari passo con l’attaccamento del popolo marocchino ai valori di apertura, moderazione, tolleranza e dialogo per la reciproca
comprensione tra tutte le culture e le civiltà del mondo.”
Parole chiare, di grande efficacia e modernità, che sottolineano la ricchezza nella diversità, un valore da preservare, da custodire con
cura. All’interno della chiesa di Marrakech vivono degli uccellini che accompagnano le celebrazioni liturgiche e i canti della Corale. Il luogo d’incontro con il Signore diventa per noi cristiani, ogni domenica,
una vera oasi di pace e letizia, una realtà estraniata dal mondo. Sembra un pò il Tabor da cui non si vorrebbe scendere per tornare nella vita reale.
Abbiamo invece il dovere di far conoscere al mondo che qui in Marocco si può vivere insieme e impegnarci con la testimonianza quotidiana a diffondere la bellezza della nostra esperienza in questo Paese.

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