Il perdono: un cammino che guarisce tra fede e psicologia

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Ago 27, 2025 #politica

Il perdono è un argomento molto centrale sia nella spiritualità cristiana cattolica sia nella riflessione psicologica. Nella prospettiva cristiana, il perdono non è solo un atto morale, ma un dono che viene da Dio e dal suo amore. Nei Vangeli, Gesù invita a perdonare “fino a settanta volte sette”, cioè infinitamente, sempre, senza misura. Da ciò notiamo che umanamente è difficile e quasi impossibile perdonare. Soltanto quando il perdono umano viene radicato nell’infinita misericordia divina, ciò diventa possibile. Gesù stesso ci ricorda: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.

Perdonare, nella prospettiva evangelica, non significa giustificare il male o dimenticarlo, ma aprire il cuore affinché la grazia di Dio possa trasformare la ferita in occasione di crescita. Questo avviene grazie alla preghiera e al sacramento della riconciliazione. Quest’ultimo è il luogo privilegiato dove il credente sperimenta il perdono ricevuto e impara, a sua volta, a donarlo a se stesso e agli altri. Nella spiritualità cristiana, perdonare è partecipare alla stessa logica di Dio: spezzare la catena del rancore e della violenza attraverso l’amore che libera.

Dal punto di vista psicologico, il perdono viene visto come un processo complesso che riguarda la gestione delle emozioni negative generate dal torto subito. È un atto di forza interiore che consente alla persona di liberarsi dal peso della rabbia, del risentimento e del desiderio di vendetta. Esso non è pertanto un atto di debolezza o di rassegnazione. In psicologia, alcune ricerche dimostrano che la capacità di perdonare ha benefici concreti sulla salute mentale e fisica. Il perdono riduce l’ansia e lo stress, migliora la qualità delle relazioni, favorisce la resilienza e la pace interiore. Si parla di un percorso che implica il riconoscimento del dolore, l’accettazione della vulnerabilità e la scelta consapevole di non lasciare che la ferita determini la propria vita. Perdonare, dunque, significa ricostruire un equilibrio emotivo e ritrovare un senso di libertà.

Nelle due prospettive (cristiana cattolica e psicologica), il perdono è sempre un dono: esso libera la persona e la guarisce. Il modo di comprendere il dono è diverso: per il cristiano è innanzitutto grazia che viene da Dio e che chiede di essere accolta e donata; per lo psicologo, è un processo umano che promuove benessere e crescita personale. Entrambe le vie, pur con linguaggi diversi, riconoscono che il perdono è una scelta che spezza le catene del passato e apre alla possibilità di un futuro nuovo.

Dott.ssa Angele Rachel Bilegue

Consacrata e psicologa cristiana cattolica

Email sorellapsicologa@gmail.com

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