Trump rilancia il sostegno al Marocco: un’occasione per l’Italia di riscoprire la sua storia

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Ago 4, 2025 #Marocco, #politica

Donald Trump torna a far parlare di sé sul Sahara Occidentale. Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il pieno sostegno alla sovranità del Marocco e al piano di autonomia per la regione, definendolo «l’unica soluzione realistica» a un conflitto che dura da quasi mezzo secolo. L’annuncio, riportato sabato dall’agenzia di stampa marocchina MAP, non sorprende: è la conferma di una linea politica che neppure l’amministrazione Biden ha mai messo in discussione.

250 anni di indipendenza americana e un legame antico con il Marocco
La riaffermazione della posizione americana cade in un momento simbolico. Tra il 2026 e il 2027 si celebreranno i 250 anni dell’indipendenza degli Stati Uniti, e non tutti ricordano che il primo Paese a riconoscere ufficialmente la giovane repubblica fu proprio il Marocco.

Questa amicizia lontana ha un legame anche italiano. Nel 1784, Francesco Chaippe, un genovese nominato “incaricato degli affari esteri” del sultano, avviò una corrispondenza con Benjamin Franklin, allora ambasciatore degli Stati Uniti in Francia. Da quegli scambi nacque il primo trattato di amicizia e commercio tra Washington e Rabat, ancora oggi uno dei più antichi in vigore.

Quest’anno l’Italia ha perso l’occasione di celebrare il bicentenario delle relazioni tra il Regno di Sardegna e il Marocco. Ma il 250° anniversario dell’indipendenza americana offre una possibilità di recuperare: raccontare come un italiano, Francesco Chiappe, abbia contribuito a costruire il ponte diplomatico tra Stati Uniti e Marocco.

Il sostegno di Trump al piano marocchino non chiude il capitolo del Sahara Occidentale: Ma i tempi sono maturi per abbandonare ogni equivoco . Ma la posizione americana, ormai consolidata, è un segnale di pragmatismo geopolitico. Al pari di quella Spagnola e Francese. Tra le Nazioni importanti manca solo l’Italia.

Nel 2026, quando gli Stati Uniti festeggeranno i 250 anni dalla dichiarazione d’indipendenza, sarebbe l’occasione perfetta per ricordare Francesco Chaippe e il suo ruolo di ponte tra due mondi. Celebrare quella memoria potrebbe aprire una nuova stagione di relazioni culturali e diplomatiche tra Roma, Rabat e Washington.

Marco Baratto

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